Chi siamo

L’Associazione “Eticamente, competere in modo sostenibile”, si è costituita nel 2020 ma un gruppo di persone interessate alla responsabilità sociale d’impresa ha, dal 2006, avviato una serie di attività di promozione dell’etica d’impresa orientate alle esigenze degli imprenditori, dei professionisti e degli studenti utilizzando questo nome, pur senza avere una struttura giuridica.

Il comitato informale ha organizzato vari incontri e convegni di cui si allega un elenco non esaustivo nel sito.

Visto l’interesse suscitato dalle iniziative, sia in ambito accademico che professionale, si è deciso di costituire una organizzazione di volontariato con l’obiettivo di promuovere la responsabilità sociale di impresa ed il welfare aziendale e di comunità.

Per responsabilità sociale d’impresa (o Corporate Social Responsibility, CSR) si intende l’integrazione di preoccupazioni di natura etica all’interno della visione strategica d’impresa.

L’Associazione Eticamente, competere in modo sostenibile si propone di aiutare ad evidenziare più chiaramente, la volontà delle grandi, piccole e medie imprese di gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale, ambientale  ed etico al loro interno e nelle zone di attività.

L’associazione svolge la propria attività in questi ambiti:

1.    Promozione del welfare aziendale e di comunità anche in collaborazione con l’Osservatorio del Welfare aziendale costituito dal Comune di Todi. (https://welfare-aziendale.org/).

2.    Coordinamento e partecipazione a progetti per la promozione del welfare di comunità, in collaborazione con gli enti locali, associazioni del terzo settore e imprese per favorire la erogazione di servizi ai cittadini e ai lavoratori.

3.    Organizzazione di corsi per gli studenti delle scuole superiori nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro per presentare esempi di buona impresa

4.    Studio della storia delle comunità locali in Umbria dal punto di vista economico ed imprenditoriale in collaborazione con l’ISUC.

5.    Promozione del percorso “Viae Sancti Romualdi” per valorizzare la storia della presenza camaldolese nel centro Italia in collaborazione con il Comune di Umbertide.

Prima dell’economia e del mercato c’è l’oikonomia. Il termine greco indica che la gestione della casa e della famiglia è alla base dello sviluppo.  Non c’è mercato senza società e comunità. Sono le comunità a produrre civiltà, materiale ed immateriale e ricchezza, materiale ed immateriale. Partire da questi due assunti può facilitare un percorso di analisi, tanto strategica quanto culturale, dello stato presente.

La responsabilità sociale della impresa è dunque la conseguenza della natura della economia e la sua valorizzazione è la base per uno sviluppo economico sostenibile e attento alla persona e all’ambiente.

Il modello italiano di capitalismo ha generato sistemi di welfare aziendale innovativi che hanno portato a garantire servizi diversificati alle donne e ai dipendenti come  gli asili aziendali,  lo sviluppo di forme di sanità integrativa, di servizi educativi per i figli, di lavoro flessibile.

Il riconoscimento di questa realtà a livello normativo e fiscale avvenuto nel 2016 può portare alla maggiore previsione di servizi di welfare nei contratti collettivi e integrativi aziendali. Rimane un ampio campo di diffusione di questo strumento per i dipendenti delle aziende più piccole. Attraverso una adeguata comunicazione della opportunità e la creazione di sistemi locali di servizio al welfare aziendale e di comunità è auspicale l’estensione dei contratti che la prevedano. Particolarmente importante è oggi il sostegno dei caregivers in conseguenza dell’invecchiamento della popolazione e della riduzione del welfare statale e di crisi economica. L’associazione vuole sostenere con la sua azione lo sviluppo di sistemi di welfare integrato fra le aziende e le comunità che aiutino i soggetti più deboli. La difesa delle comunità, anche attraverso la scoperta delle memorie storiche, è essenziale per mantenere una società basta sui rapporti tra le persone e attenta a favorirli.